Il borgo di San Candido è situato a 1175 metri sul livello del mare ed è circondato dalle montagne bianche delle Dolomiti. Un’isola pedonale, creatasi spontaneamente, costituisce il centro del paese. I due campanili, della chiesa di San Michele e della Collegiata, la chiesa romanica più antica in territorio alpino, ne sono il simbolo. Sullo sfondo domina il maestoso Monte Baranci. Nelle immediate vicinanze si trovano le Dolomiti di Sesto, che si meritano a buon diritto il titolo di Patrimonio Naturale Mondiale UNESCO. Offrono uno scenario mozzafiato per le gite invernali nella zona sciistica dell’Alta Pusteria o per le escursioni estive. L’aria fresca di montagna è un toccasana per tutti coloro che cercano quiete e tranquillità. Chi invece cerca avventura e azione li trova tutto l’anno nella piscina Acquafun e in estate sullo slittino su rotaia o sulla pista ciclabile lungo la Drava.
San Candido, come millenario, spirituale, culturale e commerciale centro, oggi gestisce una grande eredità: qui è dove si incontrano Natura e Cultura in una interessante costellazione. Visitate le nostre chiese; dalla collegiata alla Chiesa di San Michele, dal Convento Francescano al speciale San Sepolcro. Date un’occhiata al museo della collegiata che offre una panoramica nel passato di San Candido, dalla storia antica ai tempi moderni.
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A San Candido e dintorni, Cultura e Storia possono essere vissute attraverso interessanti gite.
Una breve escursione, raggiungibile in poco tempo dal centro di San Candido e che vale la pena visitare, è il Cimitero Militare.
Proseguendo poi lungo il sentiero spirituale si arriva alla Cappella nel bosco situata nella zona comunale di Sesto, anch’essa accessibile comodamente in 2 ore attraverso il mistico bosco del castello.
Sopra Dobbiaco, dalla Cappella di San Silvestro si può godere di una meravigliosa vista. Sulla via verso Dobbiaco Vi raccomandiamo una deviazione al Museo Bunker dove ci sono delle esposizioni risalenti ai tempi della prima guerra mondiale. A Sesto si trova il Museo di Rudolf-Stolz, la Danza della Morte di Rudolf Stolz all’ingresso del cimitero e la meridiana assolutamente da vedere.
Il popolo di San Candido ha un speciale legame con il “loro” Gigante, il Gigante Baranci. Ai tempi portò le pesanti pietre da Val Campo di Dentro fino a San Candido per la costruzione della collegiata e tutti i giorni, come compenso, chiedeva un vitello, 3 vasche di fagioli e un fusto di vino agli abitanti di San Candido. Dopo aver completato il lavoro, il Gigante pretendeva lo stesso un compenso e fu così che in un’imboscata venne ucciso. Una delle sue costole è appesa nel Duomo di San Candido, i nostri ospiti possono ammirare la sua immagine sulla nostra casa.
Residence San Candido – La vostra casa tra le Dolomiti!